EMICRANIA
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8 Giugno 2020
CEFALEA CERVICOGENICA
27 Giugno 2020EMICRANIA
L’emicrania è un tipo di mal di testa appartenente alla classe delle cefalee primarie. Viene considerata come patologia neurologica ed è caratterizzata da più attacchi di mal di testa ai quali si associano diversi sintomi.
L’International Headache Society, ovvero l’organizzazione che si occupa della classificazione, gestione, trattamento e ricerca sulle cefalee, definisce i sintomi dell’emicrania come un dolore unilaterale (ovvero un dolore che si manifesta esclusivamente su un lato della testa) da moderato a severo, di tipo pulsante con durata da 4 a 72 ore. A questo si associano altri sintomi come peggioramento del dolore con l’attività fisica (anche solo il cammino o fare le scale può peggiorare i sintomi), e almeno uno tra nausea e/o vomito e fotofobia (le luci forti possono peggiorare i sintomi) e/o fonofobia (i suoni forti possono peggiorare i sintomi). Spesso i soggetti con emicrania, durante un attacco acuto di mal di testa, riferiscono di stare meglio se si isolano da luci e suoni.
Principalmente ci sono due categorie di emicrania, quella con aura e quelle senza aura. L’aura consiste in un disturbo transitorio visivo, sensoriale, motorio o del linguaggio che precede di poco il verificarsi di un episodio di mal di testa. I sintomi tipici dell’aura si distinguono in visivi, come vedere linee in bianco e nero o colorate, figure sfocate o macchie cieche, sensitivi, come riduzione della sensibilità e formicolio sul collo, sulle spalle o sugli arti, percepire una mancanza di equilibrio e difficoltà ad esprimersi.
Le cause non sono state ancora definite con esattezza, anche se ci sono diverse teorie che. Quella principale ipotizza un’alterazione del sistema di regolazione del dolore correlato ad un’aumentata eccitabilità della corteccia cerebrale e al mal funzionamento di una parte del tronco encefalico che ha il ruolo di controllare gli stimoli dolorosi. Un’altra teoria ipotizza la fluttuazione dei livelli di alcuni ormoni alla base della patologia, mentre un’ulteriore teoria ipotizza una componente ereditaria, ovvero l’emicrania verrebbe trasmessa all’interno della famiglia scatenando gli attacchi nei soggetti geneticamente predisposti.
Alla base degli attacchi di emicrania si possono anche riscontrare alcuni fattori scatenanti quali ad esempio:
- Stress
- Ansia
- Depressione
- Scarsa qualità del sonno
- Fumo
- Alcool
- Contraccettivi orali
- Cibi come cioccolato, insaccati, agrumi
Il trattamento dell’emicrania è di tipo multimodale, ovvero costituito da più elementi che hanno l’obiettivo di controllare e ridurre il dolore e di migliorare la qualità della vita del soggetto con questo tipo di patologia.
Una valutazione approfondita permette di inquadrare il disturbo del soggetto, indirizzandolo dal medico specialista per un eventuale ulteriore accertamento. Una volta effettuata la valutazione ed individuato il problema, il primo passo da compiere è spiegare al paziente il suo disturbo, rassicurandolo sul fatto che sono state escluse altre patologie e spiegandogli come verrà affrontato il problema. Di solito il trattamento principale consiste nell’utilizzo di farmaci mirati. Se a questo si associa il trattamento fisioterapico i risultati possono essere migliori.
Il trattamento fisioterapico si avvale di tecniche di terapia manuale rivolte ai muscoli del distretto craniocervicale tra i quali ad esempio i muscoli suboccipitali, il temporale, il trapezio, lo sternocleidomastoideo, l’elevatore della scapola. A questi si associa anche il trattamento della colonna cervicale, con l’utilizzo di mobilizzazioni e manipolazioni articolari. Anche l’esercizio è un elemento importante, in quanto grazie ai suoi effetti benefici (tra i quali ad esempio rilascio di endorfine ed endocannabinoidi, ovvero sostanze che riducono il dolore) si può ottenere un risultato ancora migliore in termini di riduzione del dolore. Infine, l’utilizzo di strategie suggerite dal fisioterapista e da utilizzare nella quotidianità, costituiscono uno strumento valido che può aiutare a gestire il problema e a migliorare la qualità della vita del soggetto affetto da emicrania.
